Dal punto di vista astrologico questi mesi iniziali del 2014 sono
stati un bel banco di prova a livello emotivo perché i movimenti planetari
hanno spesso messo in rilievo delle grandi insoddisfazioni interiori, che se
anche in passato potevano venire compensate con dei palliativi, ora sembra
quasi che questi non funzionino più. Parlo anche per me, con il mio carattere
estremamente ansioso, che mi ha spinto ad una dipendenza da nicotina
trentennale. Poi, all’improvviso, ho scoperto l’arcano, ho aperto gli occhi,
grazie anche al profondo studio che conduco sul significato dei transiti
celesti sulla mia mappa personale, ed ho smesso di fumare.
Cos’è una mappa personale? E’ la fotografia del Cielo nel momento
della nascita che riporta le posizioni assunte dai pianeti in quell’attimo
cosmico. Queste posizioni formano i cosiddetti aspetti, cioè figure geometriche
che danno vita ad una vibrazione, come la corda di una chitarra che risuona ad
una data nota. Questa mappa riporta la tonalità della nostra sinfonia
interiore, dove ogni pianeta è uno strumento musicale. I transiti planetari
attivano, enfatizzano o spengono questa sinfonia, o ne mettono in evidenza
delle parti particolari.
Come detto, ultimamente sono state messe in evidenza le carenze
affettive, quei vuoti interiori di cui siamo stati sempre inconsapevoli e che
abbiamo compensato attraverso la dipendenza da varie sostanze, come il cibo, il
fumo e finanche lo shopping compulsivo. Tutto questo fa capo ad un aspetto
interiore molto importante, fondamentale per ogni essere umano, che è la sua
parte infantile, chiamato Bambino Interiore, che corrisponde a ciò che è stato
forgiato nella nostra infanzia dall’interazione con i primi tramiti tra noi ed
il mondo esterno, i nostri genitori.
Per chi diventa genitore, è molto importante rendersi conto di quale
sia il proprio rapporto con quella figura interiore, che spesso è capricciosa,
impaziente, arrabbiata, stizzosa. Ed è così perché è una parte prettamente emotiva,
affamata d’amore ed arrabbiata perché sente di non averne ricevuto abbastanza,
a prescindere da quello che i nostri “poveri” genitori hanno fatto per noi. Essa
viene particolarmente attivata nel rapporto di coppia, dove di fronte ad uomo e
ad una donna che litigano spesso, in realtà troviamo i loro due bambini
interiori che urlano l’uno contro l’altro per essere riconosciuti.
Se in questo periodo quindi ci sentiamo sottoposti ad un sovraccarico
di stress emozionale, se ci ritroviamo a piangere ad ogni occasioni, se ci
ritroviamo fragili e vulnerabili, probabilmente il nostro Bambino Interiore sta
cercando di mostrarsi a noi. Non negatelo. Non rifugiatevi in vuoti
comportamenti di compensazione. Fermatevi, sedetevi, respirate e accogliete
quel disagio come un dono. L’emozione si esprime attraverso un’onda, che
solitamente finisce per provocare una reazione catartica. Io vi consiglio
invece di respirarci dentro, di seguire quell’andamento ondulatorio
assecondandolo, né reprimendolo, né diventandone preda, ma cavalcandolo come fa
un surfista con l’onda. Quelle emozioni sono doni, sono fiori che il nostro inconscio ci regala,
sono come l’acqua per il deserto, esse ci irrorano, ci vivificano. Trovatevi
piuttosto uno spazio protetto, un momento magico solo vostro, in cui respirare,
chiudere gli occhi, trovare un attimo di pace. Dedicate questo momento
intenzionalmente al Bambino Interiore, il quale si sentirà accolto e ascoltato
e non avrà più bisogno di inviarvi fastidiosi input di stizza.
Così voi integrerete in voi una parte molto antica ma fondamentale e
avrete posto davanti ai vostri piedi un altro tassello nella via per la
serenità.
Stefania Marinelli
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